Il nome della nostra regione ha subito nei secoli diverse trasformazioni toponomastiche. Una fra le tesi più accreditate fa derivare il nome dalla Basilica di Acerenza, il cui vescovo aveva la giurisdizione sull’intero territorio. Tale nome compare per la prima volta nel Catalogo dei baroni normanni del 1154. Una suggestiva leggenda vuole, invece, che il nome fosse dato da un popolo diretto verso Sud, una volta giunto in una terra dalla quale si vedeva sorgere il Sole, e che il nome Lucania (Leukos) indicasse quindi “Terra della Luce”. Ma una delle certezze storiche è che qui si insediò il popolo degli Enotri, colonizzatori greci che nel 750 a.c. occuparono le terre del Cilento, della Calabria e della Basilicata. Qui piantarono i semi della loro immensa cultura oltre a quelli di una piccola bacca che avrebbe dato vita al nettare degli Dei e che ispirò i poeti a decantarne le sue virtù.
Leukos, Lucus o Lykos.
È sempre Lucania.
Una terra ricca di risorse
La Basilicata comprende un territorio quasi completamente montuoso dove nella parte settentrionale si erge isolato il Vulture, un vulcano spento situato nei pressi dei laghetti craterici di Monticchio. La vegetazione della nostra terra è fitta di macchia mediterranea, boschi di querce, castagni e di faggi. Qui si trova il Parco Nazionale del Pollino il cui emblema è il pino loricato. Istituito nel 1988 è l’area protetta più estesa d’Italia a cavallo fra le regioni Basilicata e Calabria. Dalle cime del parco, si osservano le coste tirreniche di Sapri, Maratea, Praia a Mare, Belvedere Marittimo e, ad oriente, da Sibari a Metaponto, il litorale ionico. Ma la magia del nostro territorio è dovuta alla risorsa principale: l’acqua, di cui è ricco il nostro sottosuolo. Un complesso reticolo idrografico che produce milioni di litri di acqua dolce al giorno, alimentato da centinaia di sorgenti, che raggiunge i rubinetti di circa 2 milioni di persone tra Puglia e Basilicata e che ha reso possibile lo sviluppo di una agricoltura produttiva in un ambiente vivo e ricco di biodiversità.
Un popolo fiero e tenace
“Girano tanti lucani nel mondo, ma nessuno li vede, non sono esibizionisti” (L. Sinisgalli). La Basilicata, una terra ricca di leggende, magia e dura realtà. Questa terra non è solo la città dei Sassi, ma tanto altro, è un luogo di struggente bellezza naturale trova il suo valore assoluto nella sua gente che ha avuto il coraggio di resistere e opporsi ai soprusi dell’esercito sabaudo (1861), dando vita al fenomeno del brigantaggio. Ma cos’è il brigantaggio? Altro non è che un’azione di estrema difesa dai soprusi e dai tradimenti subiti, la richiesta disperata di riprendersi la propria terra, amata e protetta con il duro lavoro. La storia millenaria, la bellezza paesaggistica e la forza della sua gente costituiscono il nostro enorme patrimonio. “Il lucano non si consola mai di quello che ha fatto, non gli basta mai quello che fa”. Qui c’è tutto un mondo da scoprire, da guardare e soprattutto da assaggiare!